
Dal grado termico degli infissi possono dipendere molti fattori, come la capacità di coibentazione energetica dell’abitazione. Un buon infisso è progettato quando riesce a non far fuoriuscire il calore. A tale scopo, nelle progettazioni moderne, è frequente l’utilizzo di materiali e tecnologie innovative.
Ma cosa si intende per grado di isolamento termico?
Si tratta del coefficiente dello scambio termico. Più è basso lo scambio termico, maggiore sarà l’efficienza degli infissi. Ciò avviene, ad esempio, quando il calore presente nell’abitazione tende a non abbandonarla.
Il coefficiente viene misurato tenendo conto dei materiali e del tipo di tecnologia utilizzato. A volte è anche possibile che il grado di isolamento sia il risultato del mix tra tecnologie e materiali diversi, le cui capacità termoisolanti, prese singolarmente, non sono sufficienti. In questo caso subentra, a seguito di un calcolo più approfondito, l’applicazione di tecnologie innovative.
Il grado di isolamento termico viene, inoltre, raggruppato in classi:
- La classe Oro. È la più elevata ed è in possesso di una trasmittanza termica quasi inesistente.
- Le classi A+ e A. Sono inferiori alla classe Oro, ma consentono prestazioni importanti riguardo alla coibentazione energetica.
- Le classi B, C e D. Sono le classi considerate più tecnologicamente arretrate, la cui trasmittanza termica è molto inferiore. La classe D, in particolare, è la più diffusa in Europa, garantendo un isolamento termico molto basso e talvolta insufficiente.
- Le classi E, F, G, H e I. Sono le peggiori, dalla trasmittanza termica molto elevata. Con la I che riesce a bloccare appena il vento.