
Gli interventi che permettono di ottenere il bonus per gli arredi non sono tutti quelli che usufruiscono del bonus ristrutturazione ma solo quelli che presuppongono una ristrutturazione.
Quando si può chiedere il bonus mobili?
La detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, spetta per l’arredo di singole unità immobiliari, esclusivamente in relazione a lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, o di parti comuni di condomini, per cui spetta anche in caso di interventi di manutenzione ordinaria.
È quindi indispensabile, per avere l’agevolazione, la realizzazione di una ristrutturazione edilizia, usufruendo del bonus ristrutturazione. È possibile accedervi anche per interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di calamità.
Come è stato specificato dall’Agenzia delle Entrate, anche la sostituzione degli infissi può dare diritto al bonus arredi, nel caso in cui la sostituzione degli infissi, modificati nel materiale o nella tipologia, si qualifica come ristrutturazione, usufruendo della relativa detrazione del 50%.
Il bonus mobili non spetta a tutti i lavori agevolati dal bonus ristrutturazioni.
Lavori come quelli per la realizzazione di parcheggi pertinenziali, per l’eliminazione di barriere architettoniche, per bonifica dell’amianto, per adozione di misure di prevenzione di atti illeciti da terzi o per cablatura di edifici per contenimento di inquinamento acustico e per risparmio energetico, pur fruendo del bonus ristrutturazione, non danno diritto anche al bonus mobili.
L’agevolazione esclude, quindi, interventi relativi all’installazione di impianti dall’arme o a misure per migliorare la sicurezza sismica o il risparmio energetico. Sono inclusi, invece, l’installazione di ascensori e scale di sicurezza, non perché rientrano nell’abbattimento di barriere architettoniche, ma in quanto interventi di manutenzione straordinaria.
Il caso delle singole unità immobiliari. Lavori di tinteggiatura delle pareti e dei soffitti, la sostituzione di pavimenti, il rifacimento di intonaci e la sostituzione di tegole e altri interventi rientranti nella manutenzione ordinaria non accedono né al bonus mobili né a quello ristrutturazione, a differenza di quanto accade per le parti comuni.
Il Bonus mobili 2018.
La legge di Bilancio 2018 ha prorogato al 31 dicembre la detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, la cui classe deve essere non inferiore alla A+ (o A nel caso dei forni) che siano destinati all’arredo dell’immobile ristrutturato. L’agevolazione può essere richiesta solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato dal 1 gennaio 2017, mentre per gli acquisti realizzati nel 2017 l’intervento deve essere iniziato dal 1 gennaio 2016.
La data in cui si acquistano i beni deve essere successiva a quella di inizio dei lavori di ristrutturazione. Non è invece richiesto che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
Il limite della detrazione è di 10.000 euro e riguarda la singola unità immobiliare, comprese le pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Ciò significa che un contribuente che esegue i lavori di ristrutturazione su più immobilità immobiliari, beneficerà più volte del beneficio.
La detrazione spetta anche nel caso di beni acquistati e destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento.